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 Palazzo di Giustizia (Pesaro)

  

Su incarico del Comune di Pesaro e della Società Carducci S.r.l. è stato eseguito, in collaborazione con il Prof. Erio Pasqualini della Facoltà d'Ingegneria dell'Università di Ancona, lo studio geologico - geotecnico a corredo dei seguenti interventi attuativi previsti dal Piano Particolareggiato dell'area "ex C.A.P. - Carducci":

U.M.I. 9.1.1 - nuovo Palazzo di Giustizia con annesso parcheggio interrato;

U.M.I. 9.1.2 e 9.1.3 - n° 2 palazzine residenziali costituite ognuna da 5÷6 piani fuori terra ed uno interrato;

parcheggio pubblico su due livelli, di cui uno interrato;

sottopasso ferroviario.

La suddivisione dell'area in esame, situata nei pressi del centro storico della città di Pesaro con un'estensione di ca. 22.000 m2, viene graficamente rappresentata nella sottostante figura.


Attraverso un'approfondita campagna di indagini geognostiche (prove penetrometriche, sondaggi meccanici a rotazione, prove di laboratorio) è stato possibile ricostruire la successione litostratigrafica dell'intera area d'intervento; per la complessità delle problematiche in gioco e l'importanza delle opere da realizzare, le indagini sono state eseguite in varie fasi sulla base delle ipotesi progettuali che di volta in volta venivano adottate in funzione delle risultanze delle indagini precedenti.

Nel caso del Palazzo di Giustizia, una delle ultime opere del compianto Arch. Giancarlo De Carlo, il progetto originario prevedeva due piani interrati, ma sulla base delle verifiche eseguite si è dovuto rinunciare al 2° piano interrato, in modo tale da ridurre le profondità di scavo e scongiurare pericolosi fenomeni di sifonamento a causa della presenza di più falde idriche, di cui una profonda in pressione.

A causa dell'esistenza anche di una falda superficiale (confinata a 1÷2 m di profondità dal piano campagna) e per la presenza di manufatti ed infrastrutture tutto intorno all'area d'intervento, al fine di operare in totale sicurezza è stata osservata la seguente sequenza operativa:

  1. realizzazione di un diaframma perimetrale impermeabile immorsato fino a 13÷14 m dal piano campagna;

  2. esecuzione dello scavo fino alla quota di imposta della fondazione in presenza di un sistema di emungimento dell’acqua in modo da operare in condizioni asciutte;

  3. realizzazione della platea di fondazione.

L'importo d'opera dell'intero intervento è di poco inferiore ai 25 milioni di euro; nel marzo 2006 è stato inaugurato il Palazzo di Giustizia.

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